Le idee di Laura Puppato per il bene dell’Italia
La decisione del Presidente Monti era prevedibile: l’Italia è un paese in fase recessiva e non può permettersi di sognare. Ho vissuto così il diniego alla candidatura del nostro Paese alle Olimpiadi del 2020, come la rinucia a un sogno. Si trattava di “canditatura” e nessuno poteva avere la certezza che Roma fosse la prescelta. Ma… meglio non correre rischi e rinunciare in partenza. Io nel 1960 avevo 10 anni e le Olimpiadi di Roma le ho vissute con gli occhi di un bambino davanti alla prima TV che si era conquistata il posto d’onore in salotto. Mi sono tornate alla mente le imprese di Livio Berruti, dei fratelli D’Izeo… di Abebe Bikila e le emozioni forti che allora avevo provato. Emozioni che provo ancor oggi quando RAI STORIA trasmette quei frammenti di vita vissuta intrisi di sogni e di speranze. Mi sarebbe piaciuto , a 60 anni di distanza, rivivere quei sogni e quelle emozioni insieme al mio nipotino Andrea che nel 2020 avrà 10 anni proprio come li avevo io nel lontano 1960. Ma l’Italia di oggi non può più permettersi di sognare. Questo è il guaio.
Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo.
(Gian Piero Bona)
Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.
Oggi alle ore 12 presso l’Università di Padova è stato tenuto a battesimo il nuovo motore di ricerca Volunia. Una realizzazione del Prof. Massimo Marchiori in collaborazione con una equipe di “cervelli Made in Italy” che promette di rivoluzionare il sistema della ricerca sul Web. Devo dire che sono rimasto molto sorpreso della scarsa attenzione che i mass-media hanno fino ad oggi riservato a questa notizia. Se ne è parlato più come una curiosità per gli addetti ai lavori piuttosto che come un prodotto “nobile” del connubio tra l’ingegno italiano che ha fiducia in se stesso e una imprenditoria italiana fiduciosa nel futuro. La mia impressione è che noi italiani siamo ormai talmente permeati dalla disillusione al punto di essere pervasi dallo scetticismo anche di fronte a possibili cambiamenti epocali.
Ma che vor dì oggigiorno ‘r Carnevale?
Che rappresenta? Ma che bisogno c’è?
Per Quaresima po’ ‘un si sta mia male…
…ma ‘r carnevale dura e ‘un so perché.
Ma ‘na vorta, quarcosa ti diceva:
doppo di lù erin’ giorni d’astinenza,
e allora ognun’ di noi sai che faceva’?
Prima s’empiva e doppo… penitenza!
A carnevale tutti via a ballà
che doppo erin’ serate di rosari
con certe cene che ‘un c’era da mangià
artro che aringhe e salacchini vari.
Invece quando s’era a carnevale
t’andavi a ddivertì, t’immascaravi,
se stavi bene, ‘un ti sentivi male
quer che ci avevi in casa lo mangiavi.
E ora puoi mangià sempre di tutto,
quando ti pare e fino a cche tti piace,
‘un c’è più ‘r bello, perché è sparito ‘r brutto
‘un c’en’ più guere e un c’è più neanco pace.
E’ quaresima? Tutti ar ristorante!
E’ carnevale? A ppranzo in trattoria!
Tanto palache ce n’abbiamo tante
e quatrini cen’è da tirà vvia.
Ne’ mmesi dell’inverno si va in ferie
d’estate ‘nvece c’enno le vaanze…
… ma a vvoi vi sembrin’ propio cose serie?
A mmi parere ‘un c’enno più speranze!
Qui si ‘onfonde ‘r sacro cor profano
e ‘r mi nonno mi diceva: “ Attentti bene!
vi scavate la fossa con le mano,
doppo ‘r piacere venghino le pene.”
Siccome la quaresima è sparita
vorei sapé che c’entra fà bbardoria
cor carnevale, s’ha da fà finita
tanto da noi oramai è la stessa storia;
difatti l’artro giorno, era d’Avvento,
ero alle poste a prende la pension’
aspettavo ‘r mì turno e in quer momento
sentii du’ urli, viddi ‘na confusion’
la’ osa ‘un mi sembrò tanto normale
perché, davero, ‘un era carnevale
ma c’era un con una mascarina
che fece: “ Fermi tutti, è ‘na rapina!”
Han combinato propio un ber malanno
a estende ‘r carnevale a tutto l’anno!!!
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